Beppe Grillo era a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno 1992?

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DavidIckeFan
view post Posted on 1/3/2013, 13:41 by: DavidIckeFan     +1   -1




Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante per qualche anno

www.comedonchisciotte.org/site/modu...ewtopic&t=56988

L'INTERVISTA. IL DOCENTE CHE PREPARA IL PROGRAMMA ECONOMICO

Il prof che spiega l'economia secondo Grillo

«Sì alla patrimoniale. Folle uscire dall'euro»

Gallegati:«Vanno ridotte le disuguaglianze, il sistema non regge più. Abolire stipendi pubblici? Sparata di Beppe»


«Il nostro vero problema è la troppa disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. E poi nessuna uscita dall’euro, sarebbe un dramma, una stupidaggine assurda che diminuirebbe del 30-40% il reddito degli italiani, semmai ci vuole una vera unione politica dell’Europa come gli Stati Uniti, con una banca centrale in grado di svalutare la moneta». A cercare di tranquillizzare i mercati in questi giorni di forte fibrillazione da spread è il professor Mauro Gallegati, braccio destro per le questioni economiche di Beppe Grillo. Ha 55 anni, docente di macroeconomia all’Università delle Marche, studi a Stanford e al Mit, amico e collaboratore del premio Nobel Joseph Stiglitz col quale ha scritto un paper sulla disuguaglianza che uscirà entro marzo per Micromedia. «E’ un documento importante che spero diventi una lettura di riferimento per i grillini eletti in Parlamento». Gallegati, da oltre dieci anni costretto su una sedia a rotelle per atassia, rivela che sta lavorando insieme a una decina di ricercatori della sua università per creare una task-force economica in grado di sostenere i nuovi deputati e senatori. E poi parla delle idee che lui proporrà a Grillo come una patrimoniale sulle grandi ricchezze, l’abolizione del contante e lo stop a ogni altro aumento dell’Iva.

Quando ha conosciuto Grillo?

«Nel 1993. Ero a casa del fondatore dell’università Politecnica delle Marche Giorgio Fuà - mio maestro insieme a Paolo Sylos Labini - e quando seppe che andavo a teatro a vedere Grillo mi disse di portagli un libro sul Pil di cui avevano parlato al telefono. Da allora siamo rimasti sempre in contatto. E da quando è sceso in politica ci sentiamo quasi tutti i giorni».

È lei che ha elaborato il programma economico del movimento?

«Non tutto, io con i miei collaboratori ci siamo concentrati sui temi legati al lavoro e alla sostenibilità del sistema».

Si dice che Grillo consulti anche alti economisti come Loretta Napoleoni. Lei la conosce?

«Mai vista. Ma il movimento non è ancora organizzato e Grillo prende da ognuno di noi degli spunti, dei suggerimenti che poi elabora a modo suo. Ma presto faremo un programma condiviso».

Secondo lei quali sono i provvedimenti più urgenti?

«Ci vorrebbe una patrimoniale sull’1% più ricco dei contribuenti, una vera riforma fiscale per far emergere il lavoro nero e una rivoluzione del mercato del lavoro basata sulla partecipazione dei dipendenti alla vita e ai profitti dell’impresa. Stiamo lavorando con un gruppo di tributaristi e tra un paio di settimane usciremo con una proposta. In questa chiave va letto l’attacco che Grillo ha fatto ai sindacati: se i lavoratori entrano nella governance, ci vuole un altro tipo di rappresentanza».

Può essere più preciso sulla patrimoniale?

«Dovrebbe essere del 5-10 per cento su patrimoni di oltre i 10 milioni di euro. L’obiettivo principale, in linea con quanto sostenuto anche da Stiglitz, è la diminuzione delle diseguaglianze. Non si può andare avanti colpendo i soliti lavoratori dipendenti e le case. Lo sa che se va dall’aeroporto a Palermo città ci sono chilometri di case abusive? Insomma pagano, anche con l’Imu che sulla prima casa andrebbe abolita, i soliti noti. Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante per qualche anno. Tutto diventa tracciabile e tassabile. Così si potrà arrivare a una imposizione massima del 35%. Queste sono tutte idee che verranno messe in rete e vedremo la nostra gente cosa dice».

In questi giorni Grillo ha sostenuto che le pensioni e gli stipendi pubblici vanno aboliti e sostituiti con il reddito di cittadinanza. È farina del suo sacco?

«Io non ne so nulla. Mi sembra chiaramente una provocazione delle sue. La verità è che occorre combattere il fenomeno del precariato perchè fra 30-40 anni i giovani di oggi che versano contributi bassissimi avranno una pensione risibile con enormi problemi sociali. E poi lottare contro la disuguaglianza. L’Italia in Europa è quella che ha più asimmetria. Anche se non ancora ai livelli Usa dove i sei eredi dell’impero Wal-Mart hanno una ricchezza equivalente al 30% della società statunitense».

E per le banche, vecchio cavallo di battaglia del vostro leader?

«Hanno un potere enorme, bisognerebbe tagliare loro un po' le unghie. Consiglio di leggere il libro di Vitali, Battiston e Glattfelder sui monopoli globali».

Lo sa Grillo che l’ingovernabilità costa cara? Ogni cento punti di spread in più sono circa 3 miliardi di euro all’anno...

«Lo sa benissimo. Ma non può buttare a mare i milioni di voti che ha avuto. Appena possibile penso che bisognerebbe convincere tutti a fare provvedimenti giusti in un arco di tempo compatibile».

Nel senso che anche lei è per un accordo con il Pd?

«Ho visto che sulla rete ci sono molti dissidenti alla linea dura, gente che preferisce cambiare stando dentro il sistema. Io credo che il modello corretto sia quello siciliano dove si decide in base ai provvedimenti proposti. In questa fase mi sembra che l’idea delle intese non sia molto popolare nel movimento».

Quando vi troverete per pianificare proposte economiche?

«Spero presto, sono molto preoccupato. E non solo per l’Italia perché questo modello di sviluppo non regge più. Se tutto il mondo oggi consumasse come gli Usa ci vorrebbero 4 pianeti. L’idea della crescita a tutti i costi non ha più senso».

Anche lei come Latouche per la decrescita?

«Assolutamente no, io sono per una crescita qualitativa e per un calcolo del Pil diverso come ha provato a dimostrare Joseph Stiglitz. Insieme a Jean-Paul Fitoussi abbiamo scoperto che se oggi il Pil del mondo si fermasse ogni abitante avrebbe un reddito di 400 dollari l’anno. Una situazione insostenibile».

Roberto Bagnoli

28 febbraio 2013 (modifica il 1 marzo 2013)



www.corriere.it/politica/13_febbrai...f9e5f1fe2.shtml



LA POPOLAZIONE DOTATA DI MICROCHIP


di David Icke

Questa è la parte del piano dell'Élite che alcuni trovano più difficile da accettare. Siamo convinti che non lasceremo mai che ciò accada. Eppure avverrà molto presto. Sempre più animali domestici vengono dotati di microchip e vengono collegati a un computer centrale. Questo dispositivo viene venduto ai loro proprietari sulla base del fatto che "così non perderete più Rover o Fido". La regina d'Inghilterra ha fatto inserire dei microchip in alcuni dei suoi cani di razza corgi. Chi sarà il prossimo, il Principe Carlo? Contemporaneamente viene accelerata la manovra per eliminare gradualmente l'uso di monete e banconote e far avvenire tutte le transazioni monetarie elettronicamente, attraverso carte di credito e/o smart cards. II piano è quello di fondere la carta d'identità con quella di credito e di registrare così tutti i dati personali su un microchip. Se le cose vanno come previsto, tutte queste transazioni saranno registrate da un computer globale, probabilmente la "bestia" menzionata nel libro biblico della Rivelazione. Il piano prevede che il "segno della bestia", il microchip, sia trasferito dalla carta di credito elettronica al corpo umano, non appena si creeranno le condizioni favorevoli perché la gente accetti questa trasformazione. Secondo alcuni studiosi il sistema di codice a barre umano includerà tre volte il numero sei, quindi 666, "il numero della Bestia". Una volta che avremo accettato la fine del denaro contante e non ci sarà più possibilità di tornare indietro, dovremo accettare l'inserimento di microchip nel nostro corpo o non avremo alcuna possibilità di acquistare alcunché, una volta messe fuori uso le carte di credito. Tutto questo sarà presentato alla gente come uno strumento vantaggioso che porrà fine alle frodi relative alle carte di credito contraffatte e a quelle smarrite. Si tratta della fase finale del controllo. Sarete costantemente controllati da un computer, che saprà anche dove vi trovate in ogni momento.


tratto dal libro: Figli di Matrix
autore: David Icke
edito dalla: www.macroedizioni.it



Edited by DavidIckeFan - 21/1/2014, 15:10
 
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