Beppe Grillo era a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno 1992?

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view post Posted on 22/4/2011, 08:17     +1   -1

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Beppe Grillo era a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno 1992?

image image



www.signoraggio.it/tag/beppe-grillo/

Signoraggio news 10/04/2011

Ho scritto a Enrico Mentana: una domanda serissima
Salve Enrico, sono Giovanni Sandi titolare del sito www.signoraggio.it/ ho una cosa da chiederle: ricordo un TG del 1992, non ricordo il giorno poteva essere il 2 o il 3 giugno, Lei era al porto di Civitavecchia con la troupe del TG5, (ricordo perfettamente le immagini trasmesse) intervistò per qualche minuto Beppe Grillo che era sbarcato dal tender del panfilo Britannia, Grillo al microfono che lei impugnava disse che a bordo del Britannia erano state discusse cose molto interessanti, si ricorda di quell’evento? La sua risposta è importante, perchè colloca Grillo in una posizione netta rispetto alla politichina che sta tentando di affermare manipolando giovani cervelli, intendiamoci io sono uno dei pochi a ricordare questo fatto, quindi siamo tacciati come pazzoidi visionari, e questo mi infastidisce e mi irrita molto. Quindi la domanda corretta è:

Beppe Grillo era a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno 1992?
Grazie e buona serata

Giovanni Sandi




 
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yoghibear
view post Posted on 22/4/2011, 09:35     +1   -1




Beppe Grillo è libero o controllato?

disinformazione.it
Marcello Pamio – 24 dicembre 2007 –

Il ragioniere genovese Giuseppe Piero Grillo, conosciuto come Beppe Grillo è stato scoperto da Pippo Baudo al cabaret milanese “Il Bullone” alla fine degli anni ‘70.
Dopo aver amato e odiato la televisione, il computer e internet (lo ricordiamo nello spettacolo “Time Out” dove ha iniziato con la distruzione rituale di due computer), nel 2005 apre il suo blog (oltre 500mila accessi giornalieri che lo fa diventare uno dei siti più visitati al mondo) e subito vince il premio WWW messo in palio dal giornale di Confindustria - il quotidiano dei Poteri forti italiani - “Il Sole 24 Ore”!
Da allora il blog ha continuato a crescere e oggi, tradotto anche in inglese e giapponese, è diventato fonte biblica di informazioni per milioni di persone.
Fin qui nulla di strano. La cosa che invece è interessante riguarda il suo editore!

L’editore di Grillo
L’editore di Beppe Grillo oggi è la Società Casaleggio Associati di Milano.

ecco alcuni video della società in questione..




LA CILIEGINA SULLA TORTA E' QUESTO VIDEO DELLA CASALEGGIOASSOCIATI CHE COMINCIA CON QUESTE PAROLE :

NEW WORLD ORDER




 
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view post Posted on 1/12/2011, 13:10     +1   -1

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La guerra di Beppe Grillo

scemodiguerra2




Mercoledì, 30 novembre 2011 - 15:53:58

Ennesimo lancio sul mercato di un prodotto "firmato" Beppe Grillo che insieme all'alleato Gianroberto Casaleggio (solitamente lui a pubblicare i libri del comico genovese) propone in libreria un nuovo manifesto contro il sistema della partitocrazia. Con il libro "Siamo in Guerra. Per una nuova politica" edito da Chiarelettere (www.chiarelettere.it) Grillo e Casaleggio si ergono a paladini della "Rete" nella battaglia contro partiti e politicanti.

Da una parte, quindi, quella che i due autori chiamano l' "umanità interconnessa", una cittadinanza diffusa e trasversale che vuole cambiare il modo di partecipare alla cosa pubblica, vuole attingere ad un'informazione libera e non strumentale, vuole comunicare e condividere istantaneamente il proprio sentire ed il proprio agire attraverso la rete. Dall'altra, la vecchia politica e tutti i suoi corollari economici, informativi e culturali. Un sistema di partiti e di caste che, prima dell'avvento di Internet, sembrava destinata a dominare fino alla fine dei tempi.

Ma quanto c'è da fidarsi di quelli che dicono di stare dalla parte dei "buoni" e dei rinnovatori? Quando è stata resa pubblica la dichiarazione dei redditi di Beppe Grillo (di quasi 8 miliardi delle vecchie lire) un gran numero di sostenitori e fan gli si sono rivoltati contro. Erano trascorsi solo pochi giorni dal trionfale V-Day torinese dell' 8 settembre 2007 in piazza San Carlo, mai così gremita dai tempi dei proclami mussoliniani…
Molti non gli credono più, in migliaia si possono considerare ancora suoi seguaci, milioni di italiani stanno, comunque, attenti a quello che predica, mentre il Movimento Cinque Stelle è riuscito addirittura ad eleggere dei suoi rappresentanti in alcune amministrazioni locali, ottenendo un consenso popolare, in termini di preferenze elettorali, a dir poco sorprendente, in primis a Bologna.

Al di là delle incoerenze programmatiche, delle derive qualunquistiche, di alcuni sgradevoli attacchi personali a chi viene identificato come concorrente elettorale (tipo quello di stampo omofobo contro Vendola), dell'improbabile credibilità e competenza di alcuni "compagni di viaggio" e di pure castronerie e clamorose bufale diffuse a voce o via web, specie quando irrompe sul terreno della proposta politica, qual è, allora, la vera natura del "fenomeno" Beppe Grillo? Autentico, sincero, disinteressato, appassionato nonostante i milioni di euro incassati? O, all'opposto, un'autentica fregatura proprio per tutti quelli che hanno ancora voglia di credere in qualcosa e sognano, magari combattono per un mondo, una società più giusta?

I più accaniti detrattori di colui che all'anagrafe è registrato come Giuseppe Piero Grillo non hanno difficoltà, specie dopo la pubblicazione dei suoi redditi, a formulare (plausibili) argomentazioni atte a smentire la genuinità della denuncia e della proposta grilliana. Ecco cosa si potrebbe rinfacciare al comico genovese:
- emarginato dai palcoscenici televisivi, Grillo si è "costruito" un suo pubblico e una cerchia di seguaci pescando, agilmente, nel malcontento (giovanile) e nell'anti-politica (in senso di anti-caste), lui che, d'altronde, già a inizio carriera si è cucito addosso l'etichetta di comico "impegnato" non risparmiando sonore strigliate ai nostri governanti;
- supportati dalle nuove tecnologie comunicative, i movimenti alternativi, le lobbies ambientaliste, i sostenitori del cosiddetto "sviluppo sostenibile", e tutti gli altri gruppi ed associazioni per la difesa di diritti civili e propugnatori di cause ad elevata rilevanza mediatica (vedi "popolo NoTav") costituiscono ormai un segmento sociale ben rappresentato ed influente di cui lui si vuole fare portavoce per sfruttarlo economicamente, a favore della propria immagine;
- lui, invece, grazie ai lauti compensi per spettacoli, partecipazioni e merchandising, vive, si dice, nell'agio e continua a girare con macchinoni, altro che auto ad energia solare…
Così si è creato un enorme mercato dove poter far circolare e vendere spettacoli, libri, dvd, gadget con il proprio marchio.

Insomma, nell'ipotesi più negativa, Beppe Grillo, che ha sempre indossato i panni del provocatore nei confronti del potere costituito, sfrutterebbe gli ideali, i sentimenti e le esigenze autentiche, le rivendicazioni, i buoni propositi di tutto un popolo che si oppone allo status quo politico, economico e mediatico.

Di sicuro, il comico ligure sta in una posizione privilegiata. Perché, in quanto influente personaggio pubblico ed affermato comico di indubbio talento, può permettersi di criticare (e di sputtanare, volendo) tutto e tutti e di catalizzare tutte queste correnti "moralizzatrici" e di protesta. Senza prendere rischi e cioè proteggendosi con lo status di "comico" e provocatore al quale non compete l'iniziativa sul terreno della pratica, il tentativo di cambiamento, come gli veniva contestato sino a poco tempo fa. Effettivamente, lo stesso Beppe Grillo ha sfruttato questa ambiguità, ma grazie ai risultati ottenuti dal movimento politico che ha ispirato le critiche riguardanti il passaggio all'azione concreta perdono forza.

Le strategie e le azioni che, nei prossimi anni, saranno intraprese dal suo movimento politico (composto, senza dubbi, da un'alta percentuale di persone seriamente impegnate) potranno certo costituire un valido metro di misura della bontà del fenomeno Grillo.

Tuttavia, pur evitando di schierarsi con la fazione dei fedelissimi o con quella che non gli perdona nulla, per chiunque sia alla ricerca della "verità" lo scetticismo è ampiamente giustificato ed è effettivamente alimentato dai ricavi milionari della macchina mediatica di Grillo. Lo stesso Grillo, seppur riconosciuto, sin dalle origini, comico impegnato - forse il più talentuoso nel panorama nazionale degli ultimi trent'anni - tanto da denunciare anticipatamente il sistema tangentizio della politica italiana, rimane una "creatura" di quell'Antonio Ricci, padre del moderno show-business. E gli aspetti controversi della sua lunga e ricca biografia sono numerosi. Basta, comunque, soffermarsi ad analizzare quello che rimane il suo maggior vanto, ossia il sito-blog www.beppegrillo.it. Superata l'iniziale avversione per i computer, Grillo ha scoperto, infatti, il "miracolo" e le potenzialità della "rete", riuscendo a costruire uno dei blog più influenti nel panorama nazionale. Eppure sembra che il blog sia deficitario in un elemento che dovrebbe risultare essenziale: l'interazione e l'interattività. La strutturale assenza di risposte a commenti e sollecitazioni, soprattutto a critiche, infatti, farebbe pensare che per Grillo il cosiddetto web 2.0 non sia niente di più che un altro palcoscenico per i propri spettacoli. In totale contraddizione alle dinamiche della rete è proprio l'allergia di Grillo al confronto, come testificato dai sistematici evitamenti delle domande scomode durante le rare interviste concesse. Pessima, ad esempio, fu la figura rimediata nella trasmissione "Exit" di La7 condotta da Ilaria D'Amico in cui, con collegamento esterno da Bruxelles dove si trovava, calpestò violentemente il diritto d'intervento e replica di tutti gli altri partecipanti presenti in studio.

Le zone d'ombra si allargano, poi, se si smaschera la vera identità di quello che si può considerare lo "spin doctor" di Grillo, proprio l'editore Casaleggio Associati strutturato su una rete di fondatori, collaboratori, clienti e partner, e su una visione del mondo quantomeno "discutibili", come riassunto egregiamente da Pietro Orsatti in un intervento su MicroMega (temi.repubblica.it/micromega-online/grillo-e-il-suo-spin-doctor-la-casaleggio-associati).

L'ultimo dvd ("Beppe Grillo Is Back"), edito da Rizzoli, è presentato in copertina con un virgolettato in cui lo stesso Grillo si diverte a raccontare che i suoi avvocati lo chiamano allarmati se passa qualche giorno senza che arrivino denunce: un'affermazione utile a ricordare come una buona parte dei guadagni servano a coprire le infinite spese legali. Eppure fa effetto che un ultrasessantenne con sei figli a carico, a cui la vita ha già dato tanto, che si porta sul groppone una condanna per pluriomicidio colposo, possieda ancora così tanta voglia e risorse tali da poter dominare qualsiasi tipo di palcoscenico ed affermi continuamente di aver scoperto una nuova giovinezza: l'unica certezza, allora, è che siamo di fronte ad una straordinaria voglia di vivere, di essere protagonista e di recitare al meglio possibile la propria parte.


Di Gaetano Farina

Edited by DavidIckeFan - 23/5/2014, 08:13
 
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view post Posted on 14/12/2011, 16:07     +1   -1

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Il controllo della politica italiana in mano ai Rothschild!

david_rothschild

grillomofobo




per approfondire leggere.....
www.stampalibera.com/?p=19399

Dall’altra parte la finta opposizione è stata pian piano creata attraverso i finanziamenti del Consigliere (CdA) di Banca Rothschild Carlo De Benedetti (il quale ha Colaninno come braccio destro – Colaninno ha il figlio nel PD e gestisce gente come Casaleggio [manager e gestore di Grillo] )




Grillo promuove Monti, è credibile


http://affaritaliani.libero.it/politica/da...bene131211.html


Da Grillo ok a Monti: "Ha iniziato bene"
Martedì, 13 dicembre 2011 - 15:55:04

"Monti non ha iniziato male, il suo ministro dell'ambiente si". Lo dice Beppe Grillo in un'intervista al settimanale "Oggi". Grillo spiega che in questo momento complicato il Paese ha bisogno di persone credibili e che il prof. Monti lo e'. "il premier Mario Monti e' una persona credibile per traghettarci alle elezioni del 2013, cambiando la legge elettorale, il conflitto di interessi e bloccare il debito. Non ha iniziato male, io non mi permetto di dare un giudizio negativo su di lui".

pinocchio_e_beppe_grillo



 
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view post Posted on 28/12/2011, 16:16     +1   -1

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Sapete chi è davvero Beppe Grillo?


 
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yoghibear
view post Posted on 6/2/2012, 14:26     +1   -1




Il programma politico di Grillo è stato “dettato” dal principe Filippo d’Edimburgo


www.movisol.org/Grillo.htm

Grillo_Filippo



3 ottobre 2007 – Il programma politico del simpatizzante nazista Filippo d’Edimburgo[1] è il programma del reverendo anglicano Thomas Malthus, di Bertrand Russell, di Henry Kissinger e di George Soros[2]. Grillo, che ne sia cosciente o meno, lo ha prodotto (scopiazzato?) dimostrando la più completa inconsistenza di fondo dal punto di vista epistemologico.

Le 22 pagine di quel programma presentano fin da subito tutte le lacune tipiche dell’odierna classe dirigente, abbagliata dal dettaglio, incapace di vedere l’interconnessione complessa tra le varie singolarità.

Un programma come quello di Grillo, che ha la pretesa di segnare un punto di svolta nella storia politica italiana, trascura completamente questioni fondamentali in materia di politica economica e di politica estera. In esso non si parla di economia produttiva – perché Grillo è seguace delle teorie genocide sulla decrescita del Latouche – né di lotta a quei fenomeni speculativi che rappresentano il vero cancro del mondo. Ed in esso non si parla neanche dell’idea della cooperazione tra Stati sovrani, come manifestazione prima in campo politico della concezione dell’uomo in termini di homo homini fratres da cui si è venuto scostando il diritto internazionale – per la gioia di Bush, Blair, Padoa Schioppa[3] - ad esplicita onta del Trattato di Westfalia del 1648.

Parte integrante del programma politico di Grillo è infine il contenuto di una lettera che Marco Pannella[4] gli ha mandato. In essa si parla di riduzione della popolazione mondiale di almeno della metà rispetto ai quasi 7 miliardi di persone.

Non è la prima volta che mi imbatto in un’ambientalista la cui soluzione di fondo sfocia nel malthusianesimo[5]. Il principe Filippo d’Edimburgo, da un punto di vista strategico il più noto ambientalista del mondo, nonché fondatore del Wwf, è altresì noto per affermazioni del tipo: “Nel caso in cui mi reincarnassi, mi piacerebbe tornare sottoforma di un virus mortale, in modo da poter contribuire in qualche modo a risolvere il problema della sovrappopolazione”[6].

Marco Pannella nella lettera che Beppe Grillo fa propria, riportandola per intero nel suo programma, afferma:“Se non imbocchiamo subito la strada di un “rientro dolce” della popolazione del pianeta da 6 miliardi di persone più o meno alla metà nell’arco di 4 o 5 generazioni, di un secolo, continueremo ad esser travolti dallo tsumani natalista …”.

Questa è la filosofia dei ricchi codardi abituati a credere di essere i padroni del mondo. Senza alcuna base scientifica – nella migliore delle ipotesi ogni dato a cui hanno provato a dare una parvenza di scientificità è stato contraddetto dall’intrinseca capacità umana di aumentare la propria capacità relazionale con l’universo – sciorinano cifre, impongono limiti, ma sempre agli altri, sempre ai più deboli (i posteri che non potranno esserci, i paesi del terzo mondo che non possono progredire perché altrimenti ci fregano la possibilità di mantenere il nostro tenore di vita).

Tutto è riconducibile alla tradizione malthusiana che con il National Security Study Memorandum 200[7] prodotto dell’ufficio di Henry Kissinger (il documento segreto, datato 1974, viene declassificato nei primi anni ’90) diviene strategia politica ufficiale dell’Impero britannico[8], prima che degli Stati Uniti. Al paragrafo 29 di questo studio, infatti, si parla di “programmi demografici” che portino al raggiungimento dell’obiettivo dei “3 miliardi [di persone] in meno nel 2050”.

Beppe Grillo entra in gioco mentre un po’ tutta la sinarchia ha deciso di staccarsi di dosso il peso della politica. Questa, infatti, esegue troppo lentamente i disegni che l’oligarchia vorrebbe attuare, e che sempre più velocemente si impongono visto l’accelerarsi della crisi finanziaria in corso.

Infatti, il contesto di fondo in cui l’incompetente classe politica è stata messa nel mezzo è il seguente: trasmissioni di satira che hanno funzionato da apripista per il lancio di inchieste che denunciano la “cattiveria” dei politici (peccato che non ci svelino mai per quali interessi agiscano); l’establishment economico (Montezemolo, ndr) che dal pulpito sferra attacchi alla classe politica; la Lega Nord considerata ancora dai propri aderenti una forza popolare, invoca la discesa nelle piazze. Queste, sono tutte forze che fanno nominalmente capo alla destra italiana. Ed a sinistra? Ecco che arriva Grillo. Ora anche il popolo di sinistra – dopo i fallimenti di Moretti e degli altermondialisti – ha il suo capo popolo per distruggere la “cattiva” classe politica.

Proprio come nel Don Giovanni di Mozart, i villani scambieranno il lacchè di turno, Leporello, per il ben più pericoloso Don Giovanni. Fare fuori Leporello (la classe politica) non servirà a niente se Don Giovanni (l’oligarchia finanziaria) resterà in piedi. E pensare che a consentire un fraintendimento di questo tipo, nell’opera di Mozart fu un villano offeso, il buon Masetto (Beppe Grillo)!

Nel dettaglio, il programma di Grillo propone inevitabilmente qualche soluzione meritevole di essere presa in considerazione, ma a queste affianca altre proposte totalmente inconsistenti. Grillo suggerisce l’incentivo di mezzi di trasporto pubblici, ma a ciò affianca l’“incentivazione alla produzione di automezzi con motori alimentati da biocombustibili”.

Il movimento di LaRouche denunciò circa due anni fa in tutto il mondo come la scelta dei biocombustibili, in particolare l’etanolo, fosse una scelta sciagurata sia perché scientificamente incompetente (visto che il processo produttivo fa sì che si bruci più petrolio rispetto al combustibile prodotto), sia perché da un punto di vista strategico – ciò che più conta – questa nuova moda dell’ambientalismo avrebbe ridotto le scorte alimentari mondiali comportando fenomeni speculativi a danni delle popolazioni più deboli[9]. L’aumento dei prezzi dei prodotti cerealicoli di questi giorni è tutto lì a dimostrare l’esattezza di quella previsione.

Il programma di Grillo critica meritoriamente l’approccio aziendalista alla sanità, ma non crede alla possibilità di una sanità completamente gratuita (“ticket per integrare il finanziamento pubblico”). Non crede a ciò perché di fatto in ambito economico aderisce anche alle teorie monetariste. Crede, proprio come un po’ tutto l’establishment politico-economico, che l’economia sia imperniata sul denaro e sui bilanci e non sul credito nazionale e l’economia fisica (per lui essa andrebbe ridotta).

In ambito economico accenna a poche cose, senza toccare la questione di fondo, quella del credito, quella che è elemento discriminante tra il modo di intendere il ruolo dello Stato nell’economia nella prima fase post-bellica e quella odierna tutta centrata sulle banche centrali e dunque sulle banche private.

Suggerisce tout court di vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale – senza distinguere dunque tra finanziamento delle attività produttive e finanziamento delle attività speculative – e in ambito economico-fisico dice aprioristicamente no all’economia delle grandi opere e dei trasporti su scala mondiale. Grillo dovrebbe riflettere sul fatto che i popoli si sono uniti proprio passando per la creazione di vie di comunicazione comuni che unissero tra di loro i vari principati, le varie signorie, le varie terre. La vicinanza, la facilità di raggiungimento consentita da vie di comunicazione su scala translocale, ha agevolato il dialogo tra i popoli e la loro successiva unità. Tutto ciò non è mai piaciuto all’impero britannico.

Grillo parla poi di allineare le tariffe energetiche a quelle degli altri paesi europei. Come è fattibile ciò se non tagliando il costo del lavoro, e dunque incidendo sui tenori di vita reale dei lavoratori? Grillo sa che l’Italia è un paese senza materie prime? Sa che l’unica produzione energetica con densità di flusso tale da reggere una moderna economia, di cui ogni paese del mondo può dotarsi, è il nucleare? Ha riflettuto sul concetto di free energy, cioè energia libera dall’impiego per usi civili e produttivi, da destinare invece alla sperimentazione ed alla ricerca?

Sull’indipendenza, evidentemente anticostituzionale, di authority e Banca d’Italia, anche qui nessun accenno. Anzi, alle prime suggerisce di riconoscere ancor più potere.

La riduzione del debito poi, per Grillo, deriverebbe dal taglio degli sprechi. Niente di nuovo sotto il sole. La solita solfa rigorista alla Padoa-Schioppa. Con Hamilton, Lincoln, Roosevelt è bene dire che l’unico modo per ridurre costantemente il debito di una nazione è aumentare la sua produttività grazie all’evoluzione tecnologico-scientifica. Dopo un ventennio di tagli alla spesa pubblica, da tagliare restano solo briciole (il debito pubblico italiano è qualcosa di più rispetto alle briciole!).

Ma in merito al sistema a cambi fluttuanti, filo-speculativo e di fatto condizionante la sovranità economico-politica dei popoli, su cui è imperniato l’intero sistema monetario internazionale, non dice niente. In merito all’idrovora speculativa degli hedge funds di cui è divenuta schiava tutta l’economia produttiva mondiale (a parte la Russia) non dice niente.

Grillo non va dunque al centro della questione, ma naviga su un livello di superficie così come tutta la classe politica da lui criticata.

Come accennato all’inizio, la degna conclusione di questo evanescente programma è la lettera di Pannella. Il problema di fondo per Grillo sarebbe che siamo in troppi. Pannella e Grillo sanno quali siano le politiche di “rientro dolce” della popolazione perché si riduca dai quasi 7 miliardi ai 3 miliardi richiesti (non si sa su che base scientifica)?

Grillo e Pannella ben capiranno che se le risorse naturali tendono ad esaurirsi – ma in realtà la natura è caratterizzata da processi viventi che sono tutt’altro che entropici – il problema della relazione tra l’uomo e la natura – che non è solo relativo alla produzione di energia – tornerà a porsi. A quel punto ci riduciamo ad un miliardo e mezzo?

In ogni caso, per serietà politica, Grillo e Pannella devono avere il coraggio di dire quali siano questi metodi di “rientro dolce”. Forse la sterilizzazione coatta, i disincentivi fiscali a chi procrea “troppo”, oppure la guerra batteriologica come suggerito da Bertrand Russell ne L’impatto della scienza sulla società.

Negli anni ’60, tanto era il valore della vita umana, gli approcci di un Kennedy o di un La Pira erano diametralmente opposti: una grande alleanza planetaria per rendere vivibili gli altri pianeti dello spazio.

La visione di un Grillo o di un Pannella è viziata da una concezione pessimistica, hobbesiana, della natura umana; quella di un Kennedy o di un La Pira era invece illuminata da una concezione ottimistica della natura umana. L’uomo, se fa l’Uomo, ha tutto il potenziale per opporsi all’entropia del regno inorganico. L’anti-entropia universale è tutta lì pronta ad agevolare il suo compito. Se l’uomo crede di risolvere i propri problemi riducendo la sua capacità d’azione, dunque le sue capacità cognitivo-creative, non ha compreso nella gerarchia universale quale sia il proprio ruolo. Ridurre la presenza umana così come la produzione energetica vuol dire condannare l’umanità alla progressiva distruzione. La visione epistemologica di Grillo ci riporterebbe dritti dritti al medioevo: persone ridotte alla sussistenza, inconsapevoli del fatto di essere chiamate a dialogare con l’universo e non a subirne l’arbitrio. Il Rinascimento che seguì l’epoca buia medioevale ebbe il merito di far riscoprire all’uomo questa sua missione; è in quel momento che la scienza e l’arte divengono strumento per manifestare la capacità ontologica dell’uomo: un progressivo cammino di conoscenza di sé stesso e di ciò che ha intorno a sé.

Rivolgo dunque questo appello a Grillo: Grillo abbandona Latouche (e Filippo) e scopri LaRouche, darai un’autentica via d’uscita all’umanità!



Claudio Giudici

Edited by DavidIckeFan - 23/5/2014, 08:07
 
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view post Posted on 25/5/2012, 08:02     +1   -1

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CASALEGGIO E IL NUOVO ORDINE MONDIALE GAIA




beppe grillo e la casaleggio associati





Il vero scopo della CASALEGGIO ASSOCIATI = Il NWO Matrix



 
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view post Posted on 13/12/2012, 12:43     +1   -1

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Prima di votare il MoViMento 5 Stelle guardate questo video

 
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CaporalRusty
view post Posted on 25/2/2013, 13:22     +1   -1




Le persone tendono a comportarsi come le pecore

www.ecplanet.com/node/3763

By Edoardo Capuano - Posted on 24 febbraio 2013

04056_pecoroni



Quando si trovano in mezzo alla folla, le persone tendono a comportarsi come le pecore, ovvero a seguire ciecamente colui o coloro (al massimo si tratta di due individui) che sembrano sapere esattamente dove stanno andando (anche se magari non è affatto vero).

A sostenerlo è uno studio dell’Università di Leeds che, stando al professor Jens Krause, potrebbe trovare importanti applicazioni soprattutto nella gestione di eventi catastrofici e nei comportamenti da tenere in questi casi.

Il team di studiosi ha condotto una serie di esperimenti comportamentali su un gruppo di volontari, ai quali era stato detto di camminare attorno a una grande sala senza una meta precisa e senza parlare con gli altri.

ANIMALI DA BRANCO - Solo a un ristretto gruppo di partecipanti erano state date delle istruzioni più dettagliate e precise e i risultati dei test hanno evidenziato come basti appena il 5% di questi “individui informati” ad influenzare la direzione di una folla di almeno 200 persone, mentre il restante 95% segue la massa senza davvero rendersene conto. «In questo atteggiamento, ci sono dei forti parallelismi con il comportamento degli animali che vivono in branco – si legge nella relazione del professor Krause pubblicata sulla rivista “Animal Behaviour” –.

Tutti noi siamo stati in situazioni dove ci siamo lasciati trascinare dalla folla, ma l’aspetto più interessante di questo studio è che coloro che vi hanno partecipato hanno finito per prendere una decisione consensuale, malgrado non fosse loro permesso di parlare o rivolgersi agli altri. Nella maggior parte dei casi, non hanno nemmeno realizzato di essere stati guidati dagli altri».

04057_albert_einstein



MOVIMENTI DI MASSA - La ricerca inglese, di cui si trova notizia anche sul Daily Telegraph, segue quella condotta all’Università di Utrecht dal dottor Simon Reader, nella quale si evidenziava come la maggior parte delle persone fosse felice di giocare al “segui il mio capo”, anche se si finiva per andare dietro a qualcuno che non sapeva bene dove stava andando. «In maniera ancora più sorprendente – ha concluso Krause – questo studio ha poi scoperto che anche se ci viene mostrata una strada più veloce, noi preferiamo generalmente fissarci su quella vecchia e tendiamo a convincere gli altri a fare lo stesso».

Un comportamento che, a detta degli studiosi, potrebbe avere implicazioni letali nei casi in cui ci si trovi nelle condizioni di dover evacuare in fretta e furia un edificio, perché ci porta a seguire quelle vie di fuga che ci sono familiari, anche se più lente, piuttosto che spingerci a scegliere un’alternativa.

In altre parole, si segue la massa indipendentemente dal pericolo (reale o ipotetico) e non ci si azzarda a rischiare una soluzione diversa, con conseguenze spesso disastrose.

Autrice: Simona Marchetti / Fonte: corriere.it
 
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view post Posted on 26/2/2013, 19:17     +1   -1

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Elezioni italiane 2013: un'ingovernabilità non casuale

www.ecplanet.com/node/3768

04065_beppe_grillo



By Edoardo Capuano - Posted on 26 febbraio 2013

Non c’è da gioire. Ora la fregatura è evidente anche a chi si è svegliato tardi dal letargo e ha votato in buona fede Grillo pensando al cambiamento, non rendendosi conto che il ragioniere (a sua volta controllato da Casaleggio) è un altro pupazzo (consapevole o meno, non ha importanza) dello zio Sam.

Dunque, Italia allo sbaraglio calcolato a tavolino. Confusione, paralisi, compromessi di infimo profilo: ecco cosa si profila all’orizzonte tricolore. A Washington, però, hanno brindato al brillante risultato ben pianificato, ottenuto senza colpo ferire nel 51° Stato a stelle e strisce, annesso senza plebiscito, ma grazie agli accordi segreti di Cassibile ed al BIA del 1954. Casa Bianca, Di Dipartimento di Stato, Cia e Pentagono mantengono sotto le proprie grinfie lo Stivale, al pari delle multinazionali del crimine e dei mafiosi della finanza, a partire da Rockefeller e Rothshild.

Il comune denominatore generale: tutti fedeli servitori del padrone USA (e getta), a partire da mister Grillo che nel 2008 aveva segretamente incontrato l'ambasciatore Ronald Spogli (vedi rapporto a Washington). L’Europa dei banchieri che sta mettendo in ginocchio il Belpaese non si mette in discussione, alla stregua della Nato e dell’occupazione militare nordamericana della Penisola, imbottita di basi militari (compresi ordigni nucleari e chimici). Alcuni temi elusi: il signoraggio bancario (responsabile dell’enorme debito pubblico) e la giustizia sociale.

Vittoria di Pirro - Non stappa lo spumante il Partito democratico che si fa rimontare dall'impresentabile piduista Berlusconi. I dati ufficiali nudi e crudi. Più di un quarto del popolo italiano non ha votato o ha consegnato scheda bianca e/o nulla. Al Senato senza maggioranza, mentre alla Camera grazie alla legge truffa, il centro-sinistra si aggiudica il “premio di maggioranza” (un centinaio di seggi in omaggio che però, non corrispondono ai voti reali).

Il partito su misura di Beppe Grillo (M5S) raccoglie il voto di protesta: già pronto l’inciucio con Bersani, Monti e Vendola, più Casini (al governo con i decimali). Il 15 aprile si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica: vale a dire Giuliano Amato, responsabile in prima persona della svendita del patrimonio pubblico ai criminali della finanza speculativa anglo-americana-sionista (alla voce Britannia, anno 1992). L’unica buona notizia: rottamati Fini, Di Pietro, Buttiglione, Binetti e, qualche altro parassita della casta.

Il mantra del candidato premier Grillo: «Devono arrendersi e uscire dal Parlamento con le mani in alto. O si arrendono subito o fra sei mesi -1 anno. Siamo un movimento costituzionale. Io sono un portavoce, io sono un garante». Incredibile: uno che sproloquia di legalità e di onestà, quando - oltre a turlupinare tanti, troppi fessi - ha usufruito nel 2003 del condono tombale offerto da Berlusconi. Grillo non è stato eletto democraticamente garante di M5S, ma si è autonominato, anzi imposto senza discussione. E poi ha mentito sulla sua candidatura a premier: infatti si è candidato. Affidereste la spazzatura da buttare nel cassonetto ad un soggetto simile? Del resto i volenterosi parlamentari di M5S (“dilettanti allo sbaraglio”) rispondono al capo anche per uno sbadiglio, non contano nulla per volere del ventriloquo. In ogni caso, qualcuno li informi che il Parlamento è stato esautorato da parecchi lustri e il loro programma (un copia-incolla) è semplicemente ridicolo (Stiglitz o non premio Nobel).

Vendola, il gay trombato alle primarie del Pd, con lo striminziato Sel apre in tv alla perversa trattativa direttamente a Grillo, perché giustamente il Movimento 5 Stelle, è solo un paravento. Vale a dire al padrone notarile del nuovo partito della Casa Bianca. Se il primo obiettivo dichiarato e scritto è l'eliminazione dei partiti, M5S accetterà di entrare nel sistema dei vituperati partiti?

Male oscuro (l’analisi di Elio Rossi) - «Per offrire un bersaglio al malcontento e nello stesso tempo continuare a intercettare il voto popolare, i professionisti del potere si sono divisi in fazioni che si scambiano accuse reciproche sulle cause del cattivo funzionamento del sistema. In questo modo il gruppo evita la dispersione del voto e garantisce ai propri membri la sopravvivenza, alimentando ogni giorno il rimpallo di responsabilità in televisione per dividere gli elettori in due o tre grandi fazioni, ognuna convinta che tutti i mali siano causati dall’avversario. Mi sono sempre divertito a guardarli prima di andare in onda, questi nemici per professione: mi chiedo quali siano i loro pensieri in camerino, mentre chiacchierano amabilmente tra loro… I telespettatori si dividono e si arrabbiano con una parte o con l’altra, e a nessuno viene in mente di cacciare via l’intero gruppo... Grazie a questa dinamica il voto popolare non è mai contro il sistema ma è sempre organico a esso.

Per ottenere questo risultato, ogni giorno, il gruppo mette in scena una rissa al proprio interno e polarizza il consenso dell’elettorato. I toni della lite diventano sempre più offensivi e volgari, gli insulti più minacciosi, i contenuti oltraggiosi, affinché gli elettori si confondano in un crescendo di indignazione e perdano di vista il quadro di insieme. Più lo scontro è violento e più gli elettori s’illudono che il loro voto sia decisivo per le sorti del sistema, mentre in realtà accade l’esatto contrario: il gruppo egemone blinda il sistema e impedisce la nascita di qualsiasi movimento politico che provenga dal basso, cioè dal popolo. Naturalmente tra un turno elettorale e l’altro il gruppo torna a occuparsi di quel che gli sta più a cuore. Esso infatti è formato da commensali affamati pronti a darsi battaglia quando il nemico comune non è alle porte e quindi percorso da frequenti lotte intestine di varia intensità, perché ogni potente tenta di accaparrarsi nuove fette di ricchezza e di potere sottraendole ad altri.

Se solamente si sollevasse la cortina fumogena formata da questo scontro alimentato ad arte, la realtà sarebbe sotto gli occhi di tutti. E sarebbe evidente il fatto che l’intero gruppo dei potenti è il principale responsabile del declino politico ed economico dell’Italia. A quel punto sarebbe cacciato via a furor di popolo perché le sue responsabilità sarebbero evidenti a tutti. E invece il ricambio ai vertici del potere non avviene, perché il sistema assegna un vantaggio smisurato a chi ha l’egemonia e costringe gli ultimi arrivati a rimanere in sala d’aspetto, in attesa di essere cooptati dal gruppo dei potenti. La classe dirigente è dunque selezionata dall’alto, mentre dal basso è soltanto legittimata. L’unica soluzione consiste nello spazzare via l’intero gruppo di potere e cambiare le regole. Ma per poter raggiungere questo risultato, gli elettori non dovrebbero farsi più ingannare dalle liti orchestrate da finte fazioni in lotta tra loro e, dovrebbero invece voltare le spalle a chi comanda. Dovrebbero trovare la forza di smascherare il gioco dei professionisti del potere compiendo una rivoluzione delle menti. E invece non accade nulla, perché gli elettori sono all’oscuro di quel che avviene dietro le quinte, sulla scena del potere».

Illusioni a caro prezzo - Serpeggia il malcontento. E allora cosa ti escogita il sistema di potere per difendersi? Colloca anzitempo sulla scena politica un “paladino" a chiacchiere morte e sepolte, un antisistema ad aria fritta, un finto salvatore della Patria. Ora lo spettacolo è ormai provvisto di personaggi che sono a pieno iscrivibili in un gioco di ruolo, quelli che hanno formato negli anni Casaleggio e che ora, il “messia” del M5S vuole riproporre nella finta competizione per il dominio dell'Italia. Beppe Grillo, artatamente plasmato dal suo burattinaio Casaleggio, ama il ruolo soteriologico del Redentore. Un “Gesù Cristo” pop che non manca nessuna delle performances alle quali il ruolo di icona moderna si assoggetta. È il duce sportivo, capace di forgiare il suo corpo per qualsiasi impresa, e così solca lo Stretto di Messina. È la nuova rock star che si getta sulla folla, è il predicatore furente che scansa qualsiasi contraddittorio pubblico per evitare di andare platealmente al tappeto. Prima o poi queste contraddizioni, incongruenze e falsità saranno evidenti anche ai ciechi.

Previsioni azzeccate - Il 17 febbraio avevo scritto su questo diario internautico, nell'approfondimento intitolato “Elezioni truccate", esattamente così:

«Io, grillina responsabile penso a un governo stabile» titola La Repubblica (edizioni di Bologna) il 12 febbraio 2013. Così mentre il capo comico Grillo arringa le folle e ne spara di tutti i colori, annunciando fuoco e fiamme contro gli avversari (per finta) , ecco l’apertura al dialogo di Michela Montevecchi, capolista al Senato del Movimento 5 Stelle. «Non credo che faremo cadere il governo». Secondo il predicatore affarista, invece, in caso di mancata maggioranza a palazzo Madama bisognerà tornare alle urne. Il testo dell’intervista non lascia spazio a dubbi. Ecco le dichiarazioni testuali:

«"Lei mi chiede se ci prenderemmo la responsabilità di far cadere oppure no un governo? Io credo di no, siamo tutte persone di buon senso". Così la capolista del Movimento 5 Stelle al Senato per l’Emilia Romagna, Michela Montevecchi, ai microfoni di Radio Città del Capo, nello stesso giorno in cui Silvio Berlusconi ha prefigurato un analogo scenario. "Larghe intese? Non credo che al Senato abbiano bisogno di noi - ha detto il Cavaliere a proposito di un futuro governo del PD, con una maggioranza risicata al Senato -. Nel Movimento 5 stelle la sinistra può trovare candidati di sostegno". Montevecchi, la cui elezione è praticamente scontata stando a tutti i sondaggi, potrebbe essere una di questi. Anche perché non crede affatto che il prossimo governo durerà poco, come invece sostiene il suo “leader" Beppe Grillo ("Tra sei mesi si torna a votare"). “Io mi aspetto una presa di responsabilità per fare in modo che il governo duri il più a lungo possibile - ha detto invece Montevecchi alla radio -. Siamo in una fase di crisi profonda, dovremo mettere da parte le nostre ideologie, sacrificare qualcosa tutti quanto e venirci incontro". Peraltro, aggiunge, “neanche Grillo ha mai detto di augurarsi che il governo cada"».


Autore: Gianni Lannes

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2...mmata_6506.html
 
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view post Posted on 1/3/2013, 13:41     +1   -1

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Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante per qualche anno

www.comedonchisciotte.org/site/modu...ewtopic&t=56988

L'INTERVISTA. IL DOCENTE CHE PREPARA IL PROGRAMMA ECONOMICO

Il prof che spiega l'economia secondo Grillo

«Sì alla patrimoniale. Folle uscire dall'euro»

Gallegati:«Vanno ridotte le disuguaglianze, il sistema non regge più. Abolire stipendi pubblici? Sparata di Beppe»


«Il nostro vero problema è la troppa disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. E poi nessuna uscita dall’euro, sarebbe un dramma, una stupidaggine assurda che diminuirebbe del 30-40% il reddito degli italiani, semmai ci vuole una vera unione politica dell’Europa come gli Stati Uniti, con una banca centrale in grado di svalutare la moneta». A cercare di tranquillizzare i mercati in questi giorni di forte fibrillazione da spread è il professor Mauro Gallegati, braccio destro per le questioni economiche di Beppe Grillo. Ha 55 anni, docente di macroeconomia all’Università delle Marche, studi a Stanford e al Mit, amico e collaboratore del premio Nobel Joseph Stiglitz col quale ha scritto un paper sulla disuguaglianza che uscirà entro marzo per Micromedia. «E’ un documento importante che spero diventi una lettura di riferimento per i grillini eletti in Parlamento». Gallegati, da oltre dieci anni costretto su una sedia a rotelle per atassia, rivela che sta lavorando insieme a una decina di ricercatori della sua università per creare una task-force economica in grado di sostenere i nuovi deputati e senatori. E poi parla delle idee che lui proporrà a Grillo come una patrimoniale sulle grandi ricchezze, l’abolizione del contante e lo stop a ogni altro aumento dell’Iva.

Quando ha conosciuto Grillo?

«Nel 1993. Ero a casa del fondatore dell’università Politecnica delle Marche Giorgio Fuà - mio maestro insieme a Paolo Sylos Labini - e quando seppe che andavo a teatro a vedere Grillo mi disse di portagli un libro sul Pil di cui avevano parlato al telefono. Da allora siamo rimasti sempre in contatto. E da quando è sceso in politica ci sentiamo quasi tutti i giorni».

È lei che ha elaborato il programma economico del movimento?

«Non tutto, io con i miei collaboratori ci siamo concentrati sui temi legati al lavoro e alla sostenibilità del sistema».

Si dice che Grillo consulti anche alti economisti come Loretta Napoleoni. Lei la conosce?

«Mai vista. Ma il movimento non è ancora organizzato e Grillo prende da ognuno di noi degli spunti, dei suggerimenti che poi elabora a modo suo. Ma presto faremo un programma condiviso».

Secondo lei quali sono i provvedimenti più urgenti?

«Ci vorrebbe una patrimoniale sull’1% più ricco dei contribuenti, una vera riforma fiscale per far emergere il lavoro nero e una rivoluzione del mercato del lavoro basata sulla partecipazione dei dipendenti alla vita e ai profitti dell’impresa. Stiamo lavorando con un gruppo di tributaristi e tra un paio di settimane usciremo con una proposta. In questa chiave va letto l’attacco che Grillo ha fatto ai sindacati: se i lavoratori entrano nella governance, ci vuole un altro tipo di rappresentanza».

Può essere più preciso sulla patrimoniale?

«Dovrebbe essere del 5-10 per cento su patrimoni di oltre i 10 milioni di euro. L’obiettivo principale, in linea con quanto sostenuto anche da Stiglitz, è la diminuzione delle diseguaglianze. Non si può andare avanti colpendo i soliti lavoratori dipendenti e le case. Lo sa che se va dall’aeroporto a Palermo città ci sono chilometri di case abusive? Insomma pagano, anche con l’Imu che sulla prima casa andrebbe abolita, i soliti noti. Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante per qualche anno. Tutto diventa tracciabile e tassabile. Così si potrà arrivare a una imposizione massima del 35%. Queste sono tutte idee che verranno messe in rete e vedremo la nostra gente cosa dice».

In questi giorni Grillo ha sostenuto che le pensioni e gli stipendi pubblici vanno aboliti e sostituiti con il reddito di cittadinanza. È farina del suo sacco?

«Io non ne so nulla. Mi sembra chiaramente una provocazione delle sue. La verità è che occorre combattere il fenomeno del precariato perchè fra 30-40 anni i giovani di oggi che versano contributi bassissimi avranno una pensione risibile con enormi problemi sociali. E poi lottare contro la disuguaglianza. L’Italia in Europa è quella che ha più asimmetria. Anche se non ancora ai livelli Usa dove i sei eredi dell’impero Wal-Mart hanno una ricchezza equivalente al 30% della società statunitense».

E per le banche, vecchio cavallo di battaglia del vostro leader?

«Hanno un potere enorme, bisognerebbe tagliare loro un po' le unghie. Consiglio di leggere il libro di Vitali, Battiston e Glattfelder sui monopoli globali».

Lo sa Grillo che l’ingovernabilità costa cara? Ogni cento punti di spread in più sono circa 3 miliardi di euro all’anno...

«Lo sa benissimo. Ma non può buttare a mare i milioni di voti che ha avuto. Appena possibile penso che bisognerebbe convincere tutti a fare provvedimenti giusti in un arco di tempo compatibile».

Nel senso che anche lei è per un accordo con il Pd?

«Ho visto che sulla rete ci sono molti dissidenti alla linea dura, gente che preferisce cambiare stando dentro il sistema. Io credo che il modello corretto sia quello siciliano dove si decide in base ai provvedimenti proposti. In questa fase mi sembra che l’idea delle intese non sia molto popolare nel movimento».

Quando vi troverete per pianificare proposte economiche?

«Spero presto, sono molto preoccupato. E non solo per l’Italia perché questo modello di sviluppo non regge più. Se tutto il mondo oggi consumasse come gli Usa ci vorrebbero 4 pianeti. L’idea della crescita a tutti i costi non ha più senso».

Anche lei come Latouche per la decrescita?

«Assolutamente no, io sono per una crescita qualitativa e per un calcolo del Pil diverso come ha provato a dimostrare Joseph Stiglitz. Insieme a Jean-Paul Fitoussi abbiamo scoperto che se oggi il Pil del mondo si fermasse ogni abitante avrebbe un reddito di 400 dollari l’anno. Una situazione insostenibile».

Roberto Bagnoli

28 febbraio 2013 (modifica il 1 marzo 2013)



www.corriere.it/politica/13_febbrai...f9e5f1fe2.shtml



LA POPOLAZIONE DOTATA DI MICROCHIP


di David Icke

Questa è la parte del piano dell'Élite che alcuni trovano più difficile da accettare. Siamo convinti che non lasceremo mai che ciò accada. Eppure avverrà molto presto. Sempre più animali domestici vengono dotati di microchip e vengono collegati a un computer centrale. Questo dispositivo viene venduto ai loro proprietari sulla base del fatto che "così non perderete più Rover o Fido". La regina d'Inghilterra ha fatto inserire dei microchip in alcuni dei suoi cani di razza corgi. Chi sarà il prossimo, il Principe Carlo? Contemporaneamente viene accelerata la manovra per eliminare gradualmente l'uso di monete e banconote e far avvenire tutte le transazioni monetarie elettronicamente, attraverso carte di credito e/o smart cards. II piano è quello di fondere la carta d'identità con quella di credito e di registrare così tutti i dati personali su un microchip. Se le cose vanno come previsto, tutte queste transazioni saranno registrate da un computer globale, probabilmente la "bestia" menzionata nel libro biblico della Rivelazione. Il piano prevede che il "segno della bestia", il microchip, sia trasferito dalla carta di credito elettronica al corpo umano, non appena si creeranno le condizioni favorevoli perché la gente accetti questa trasformazione. Secondo alcuni studiosi il sistema di codice a barre umano includerà tre volte il numero sei, quindi 666, "il numero della Bestia". Una volta che avremo accettato la fine del denaro contante e non ci sarà più possibilità di tornare indietro, dovremo accettare l'inserimento di microchip nel nostro corpo o non avremo alcuna possibilità di acquistare alcunché, una volta messe fuori uso le carte di credito. Tutto questo sarà presentato alla gente come uno strumento vantaggioso che porrà fine alle frodi relative alle carte di credito contraffatte e a quelle smarrite. Si tratta della fase finale del controllo. Sarete costantemente controllati da un computer, che saprà anche dove vi trovate in ogni momento.


tratto dal libro: Figli di Matrix
autore: David Icke
edito dalla: www.macroedizioni.it



Edited by DavidIckeFan - 21/1/2014, 15:10
 
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view post Posted on 4/3/2013, 14:13     +1   -1

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EUROPA UNITA:
UNA CATASTROFE CALCOLATA,
UNA CHIARA COSPIRAZIONE



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http://www.thelivingspirits.net/php/artico...ttocategoria=73

traduzione per The Living Spirits, di Tatiana Coan

fonte: newsletter di David Icke dell'8 luglio 2012, solo per iscritti, www.davidicke.com

L’intera cospirazione mondiale viene imposta attraverso Mosse Totalitarie e con lo schema Problema-Reazione-Soluzione , ovvero creare un problema in modo velato, innescare una reazione pubblica del tipo “che c’é bisogno di fare qualcosa” e poi offrire soluzioni ai problemi che sono stati creati in maniera tanto velata.

Abbiamo visto entrambe le tecniche, in primo piano negli anni 60, quelle che hanno portato a trasformare un “area di libero mercato” in un superstato burocratico governato centralmente e che sta ora sconfinando nel fascismo o comunismo – scegliete voi perché entrambi sono lo stesso potere totalitario sotto nomi diversi.

Il piano é stato fin dal suo primo inizio quello di fare dell’Unione Europea quello che é oggi – e poi qualcos’altro. Ma la Mano Nascosta ha dovuto tenere le acque tranquille fino a raggiungere il punto di non ritorno. Ora, siamo giunti proprio a guardare in faccia quel momento con le ultime proposte per un’ulteriore centralizzazione del potere che annienterà ciò che è rimasto (e non è molto) della sovranità nazionale all’interno dell’Europa.

Il giocatore trainante che ha ordito per arrivare alla EU è stata (stupitevi...) la House of Rothschild e la società segreta che io chiamo Sionismo Rothschild

Il piano per creare gli Stati Uniti d’Europa con un governo centrale e di stampo fascista/comunista risale a secoli fa e questo era sulla “lista dei desideri” dei Cavalieri Templari molto prima che la gente ne avesse mai sentito parlare.

Uno dei loro personaggi di primalinea era il Conte Richard N Coudenhove-Kalergi, un politico austriaco, che nel 1923 scrisse un libro dal titolo Pan-Europa. Il titolo unisce Pan, il dio del Satanismo -metà uomo e con gambe e corna caprine (Saturno)- e le famiglie di lignaggio (di stirpe di sangue) e l’Europa: un nome che sta per la dea di Babilonia.

So che questa parte su “Pan” potrebbe suonare un po’ inverosimile, ma non per coloro che hanno studiato gli incredibili dettagli nei quali essi hanno posto ovunque le loro parole simboliche, i nomi e le frasi.

Il libro del Conte richiama l’Unione Europea di oggi ed egli proseguì nel fondare l’Unione Pan-Europea assieme ai Rothschild e agli Asburgo. Otto di Asburgo più tardi divenne il Presidente dell’Unione Pan-Europea.

Si noti il nome che fin dall’inizio era stato pensato: Unione Europea. Questo accadeva più di 60 anni prima che il termine fosse usato dall’odierno superstato dell’Unione Europea.

Il padre del Conte era un caro amico di Theodore Herzl, il burattino dei Rothschild che è accreditato essere il fondatore del Sionismo (Sionismo Rothschildiano). Il Conte scrive nella sua autobiografia:

“All’inizio del 1924, fummo chiamati dal BaroneLouis de Rothschild; uno dei suoi amici, Max Warburg di Amburgo, aveva letto il mio libro e voleva conoscermi. Con mia grande sorpresa, Warburg mi offrì spontaneamente 60,000 marchi d’oro per avviare il movimento nei suoi primi tre anni…

… Max Warburg, che era uno degli uomini più distinti e saggi che abbia mai incontrato, aveva un suo criterio per finanziare questi movimenti. Rimase sinceramente interessato alla Pan-Europa per tutta la sua vita.

(…) Max Warburg (Sionista Rotschildiano) divenne un banchiere di Hitler prima di lasciare l’America nel 1938 e fu il direttore della IG Farben, la creazione dei Rothschild che portò Hitler al potere, e diresse il campo di concentramento di Auschwitz.

Quanto “distinto e saggio” doveva essere stato quest’uomo. Suo fratello, Paul Warburg (Sionista Rotschildiano), fu l’elemento trainante nel fondare nel 1913 la catastrofica (per la gente) Federal Reserve degli Stati Uniti, che derubò l’economia americana a favore dei Rotschild e che oggi sta divorando le sue viscere.

Max Warburg era un ben noto finanziatore di Lenine la rivoluzione russa per conto dei Rothschild mentre Paul Warburg era socio nella banca di investimenti dei Rothschild di New York, la banca Kuhn, Loeb & Company, che era uno dei maggiori finanziatori di Lenin (Sionista Rothschildiano) e Trotsky (Sionista Rothschildiano) e della “rivoluzione” che ha creato la vile Unione Sovietica.

A capo della Kuhn, Loeb a quel tempo c’era Jacob Schiff (Sionista Rothschildiano), la cui famiglia visse nella stessa casa dei Rothschild a Francoforte. Queste erano persone (tutti agenti dei Rothschild) dietro ai posti di comando per creare un’altra Unione Sovietica chiamata l’Unione Europea. I Rothschild si trovano proprio ovunque nella storia dell’UE.

Il co-fondatore del Conte Coudenhove-Kalergi del progetto sull’Unione Pan-Europea era Joseph Retinger, un prete polacco istruito dai gesuiti, al quale capitò di trovarsi in prima linea nella creazione del Gruppo Bilderberg dei Rothschild, ed è stato un faro per il Mercato Comune e ora lo è più che mai per l’UE.

George McGhee, ambasciatore americano per la Germania Ovest e partecipante del Bilderberg, disse più tardi: “Il trattato di Roma, che diede vita al Mercato Comune, è una creatura che nasce dagli incontri del Bilderberg”. Come lo fu l’introduzione della moneta unica dell’euro, così sostiene il presidente del Bilderberg, il Visconte Etienne Davignon, un caro amico dell’attuale Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy (Gruppo Bilderberg).

Il primo presidente del Gruppo Bilderberg, tenutosi ufficialmente all’Hotel Bilderberg in Olanda nel 1954, fu il Principe Bernhard, un aristocratico tedesco e un membro delle SS, che si unì alla famiglia reale olandese.

Furono Bernhard e Retinger i primi a suggerire di tenere incontri con scadenze abituali dei ministri esteri europei (altra mossa prestabilita) e da questo ne seguì l’unione doganale (altra mossa prestabilita) conosciuta come i Paesi del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo).

Successivamente il fondatore del Bilderberg, Retinger, annunciò la sua visione di un’Europa, nella quale i paesi avrebbero “rinunciato a una parte della loro sovranità”. Propose questa sua visione in un discorso tenutosi all’Istituto Reale degli Affari Internazionali a Londra, una delle organizzazioni satellite assieme al Gruppo Bilderberg, appartenente alla Tavola Rotonda, una società segreta che ha il quartier generale in Gran Bretagna. Altre società satellite sono il Council on Foreign Relations (Consiglio sulle Relazioni Estere) e la Commissione Trilaterale.

Altro attore in questo palcoscenico fu Jean Monnet, un amico e socio di Joseph Retinger e entrambi rispondevano ai Rothschild. Monnet sarebbe poi stato chiamato “il Padre dell’Europa” per il lavoro da lui svolto sul “Progetto Europeo”. Egli descrisse il suo piano come doveva essere fin dall’inizio in una lettera indirizzata a un amico il 30 Aprile 1952:

“Le nazioni europee dovrebbero essere guidate verso un super-stato senza che i loro popoli comprendano ciò che sta accadendo. Questo può essere realizzato implementando una serie di passi, ognuno dei quali mascherato come se avesse una sua finalità economica, ma che alla fine porterà irreversibilmente ad una federazione.”

E ciò sta accadendo ancora oggi.

Monnet giocò un ruolo determinante assieme al politico francese e successivamente Primo Ministro, Robert Schuman nel costituire nel 1952 la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (altra mossa prestabilita) che portò alla fusione e al controllo centrale delle industrie del carbone e dell’acciaio della Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo.

A Monnet fu assegnato il Premio per la Pace di Wateler (liquidati) di due milioni di franchi per il riconoscimento “dello spirito internazionale che egli dimostrò nell’ideare la Comunità del Carbone e dell’Acciaio”. L’onorificenza fu data dalla fondazione Canergie controllata dai Rothschild. Merry e Serge Bromberger, entrambi ammiratori di Monnet, descrissero il suo piano nascosto nel loro libro: Jean Monnet e gli Stati Uniti d’Europa:

'Si pensava che, gradualmente, le autorità sovranazionali, dirette dal Consiglio dei Ministri Europei a Bruxelles e dall’Assemblea a Strasburgo, avrebbero amministrato tutte le attività del continente. Verrà un giorno in cui i governi saranno costretti ad ammettere che un’Europa integrata é un fatto compiuto, senza che abbiano avuto voce in capitolo nella costituzione dei suoi principi guida.

Tutto quello che dovrà essere fatto consiste nel fondere tutte le istituzioni autonome in un’unica amministrazione federale e successivamente proclamare gli Stati Uniti d’Europa.'

Tutto poi accelerò. I sei membri della Comunità del Carbone e dell’Acciaio siglarono nel 1957 i due “Trattari di Roma” per creare la Comunità Economica Europea (EEC) oppure “il Mercato Comune” assieme a Euratom, la Comunità dell’Energia Atomica Europea (altro passo prestabilito).

Il Mercato Comune fatto passare come una zona di libero commercio che sarebbe stata utile per la creazione di posti di lavoro e per l’economia. Come Monnet aveva pronosticato…. “Questo progetto può essere realizzato implementando una serie di passi sequenziali, ognuno dei quali mascherato come se avesse una sua finalità economica, ma che alla fine porterà in maniera irreversibile a una federazione”.

Un sostegno a tutto questo progetto venne dal ramo dei Rotschild negli Stati Uniti – soprattutto durante i negoziati sul Trattato di Roma che portarono alla creazione del Mercato Comune. Questo è stato confermato nel libro di un professore di Harvard, Ernst H van der Beugel, segretario-generale onorario del Gruppo Bilderberg, Dal Piano Marshall alla Società Atlantica -From Marshall Aid To Atlantic Partnership(con prefazione del suo amico,Henry Kissinger). Egli scrive:

'Monnet e il suo comitato d’azione stavano ufficiosamente supervisionando i negoziati e man mano che si incontravano degli ostacoli, la diplomatica macchina statunitense veniva messa in guardia, per la maggior parte attraverso l’Ambasciatore Bruce…. Che aveva immediato accesso ai gradi più alti del Dipartimento di Stato… … A quel tempo, succedeva che se Monnet era dell’idea che un dato paese sollevasse troppe obiezioni sui negoziati, il rappresentate diplomatico americano in quel paese prendeva contatto con il Ministro degli Esteri per fargli sapere l’opinione del governo americano, che praticamente coincideva sempre con il punto di vista di Monnet (ovvero con il punto di vista dei Rothschild').

Richard N Gardner del Council on Foreign Relations più tardi ebbe a dire che il progetto prevedeva di “erodere la sovranità pezzo dopo pezzo”. Ma non c’è di che preoccuparsi; non c’è nessuna cospirazione.

La Gran Bretagna entrò nel Mercato Comune nel 1973 grazie al Primo Ministro Conservatore Edward Heath, un satanista praticante, omicida di bambini e torturatore (si veda il libro Il Più Grande Segreto The Biggest Secret). Heath (Gruppo Bilderberg) per anni aveva sostenuto l’entrata della Gran Bretagna e portò a termine il suo compito in qualità di primo ministro.

Egli era un messo di Lord Victor Rothschild, come, a quel tempo, lo era il suo “oppositore” nel partito laburista, Harold Wilson (Gruppo Bilderberg). Heath stava stringendo accordi per unire la Gran Bretagna all’Europa fin dal 1962, tempo in cui rivestiva il ruolo di Lord del Sigillo Privato nel governo dei conservatori di Harold Macmillan.

(…) Heath “negoziò” l’entrata della Gran Bretagna con il presidente francese Georges Pompidou (Gruppo Bilderberg), un precedente impiegato dei Rothschild, e concordò di far fallire e distruggere una lista di industrie inglesi.

Fin dall’inizio il piano prevedeva di creare un Europa controllata da un governo centrale, porre fine agli stati nazione e far si che le regioni della nuova Europa si specializzassero in determinate aree economiche. Nel Trattato di Maastricht del 1992 sull’Unione Europea si usa persino il termine elezioni “municipali” quando ci si riferisce alle elezioni nazionali all’interno dell’Europa.

Il piano di specializzazione implicava che le industrie non collegate alle prestabilite specializzazioni di un paese dovessero venir cancellate in sordina. Il segretario di stato per l’Industria di Heath, John Davies, disse al gruppo “Monday Club” del partito dei Conservatori che era stato concordato che la Gran Bretagna avrebbe dismesso la sua industria manifatturiera e Londra sarebbe diventata la piazza economica più importante d’Europa. Ad ogni modo, di questo non si preoccupò mai di informare l’opinione pubblica.

Heath concesse anche la sovranità inglese delle acque di pesca territoriali e la Politica sulla Pesca della UE ha devastato l’industria della pesca inglese, un paese attorniato dal mare. Documenti ufficiali rilasciati nel 2001 rivelano che il governo e i suoi impiegati statali furono d’accordo nel nascondere gli accordi che erano stati presi:

'[I ministri credevano]….vitale non lasciarsi prendere da spiegazioni su ciò che stava accadendo oppure ammettere che era in serbo un disastro per i pescatori inglesi, [i quali]in un contesto più ampio devono essere considerati come elementi sacrificabili.'

(…) Sir Crispin Tickle, un altro dei negoziatori di Heath, ha ammesso che il governo nascose tutte le implicazioni dell’alleanza e disse che la regola era “di non parlarne in pubblico”.

Essi hanno mentito fin dall’inizio, ma dopo tutto, questo è quello che queste persone fanno: mentire. Ne sono testimoni Blair, Cameron, Bush, Obama, e così via all’infinito. Decenni più tardi in un intervista alla BBC a Heath fu chiesto se avesse sempre saputo che la Gran Bretagna stesse firmando un accordo per uno stato federale europeo. Ed egli rispose: “Sì, certo che lo sapevo.”

L’Atto Unico Europeo (altra mossa prestabilita) ha abbattuto le tasse doganali in tutta Europa, e gli Accordi di Maastricht per l’Unione Europea (altra mossa prestabilita) hanno eroso pesantemente la sovranità nazionale. La parola “Economica” è stata tolta dal nome ed è diventata la Comunità Europea (altra mossa prestabilita) prima di venir sostituita dall’Unione Europea (altra mossa prestabilita). In seguito è stata creata una Banca Centrale Europea (altra mossa prestabilita) e una moneta unica europea (altra mossa prestabilita).

Il concetto di Europa con un controllo centralizzato amministrato da una Banca Centrale Europea, una valuta, un’amministrazione regionale e politiche comuni sul lavoro, sui trasporti e sull’industria, corrispondono esattamente a quello che Hitler e i Nazisti avevano programmato per l’Europa. Essi avevano persino chiamato il loro progetto la Comunità Economica Europea (Europäische Wirtschaft = gemeinschaft).

La tattica, decennio dopo decennio, é stata quella di mentire ai popoli europei fino a quando tutto fosse stato pronto da rendere la situazione irrecuperabile. Nelle poche occasioni in cui i popoli hanno votato nei referendum per impedire un ulteriore accentramento del potere, essi semplicemente sono stati ignorati oppure li hanno costretti ad un altro voto e a un risultato differente. Una volta ottenuto ciò che volevano, non ci sono stati più referendum.

Mentre i francesi e gli olandesi hanno votato contro una proposta di Costituzione Europea con un margine che non sarebbe stato annullato da un altro voto, i burocrati hanno semplicemente cambiato il nome da Costituzione Europea a Trattato di Lisbona,serbando il 98 per cento della Costituzione nel Trattato.

Essi hanno poi affermato che poiché i voti “contrari” dei Francesi e degli Olandesi erano per la Costituzione, ora venivano considerati non validi visto che la Costituzione era diventata un Trattato. Gli irlandesi votarono contro il Trattato di Lisbona, il quale richiedeva un voto “a favore” da parte di tutti gli stati membri, ma al loro stupido e patetico primo ministro, Brian Cowen, fu ordinato dai suoi padroni di tenere una seconda votazione e in qualche modo la decisione è stata rovesciata.

Subito dopo l’economia irlandese é collassata e ora l’Irlanda é quasi tutta di proprietà della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale (FMI)–entrambi pseudonimi che stanno per i Rothschild.

Il Trattato di Lisbona, che entrò in vigore nel 2009, diede enorme potere al centro burocratico, incluso il nuovo posto permanente del Presidente del Consiglio Europeo, tanto che la rapida centralizzazione ed erosione della sovranità di tutta la politica, entro’ in una fase completamente nuova.

(…) L’implosione economica della Grecia, artificialmente creata, seguita dall’Irlanda, Portogallo, Italia e Spagna ha creato un problema enorme in cerca di una soluzione e ciò che ora viene proposto dal Presidente della UE Herman van Rompuy è di distruggere ciò che è rimasto della sovranità popolare. E’ un classico schema Problema-Reazione-Soluzione che porta a un altro passo gigante del Sistema di Mosse Totalitarie, che stanno ora andando velocemente in volata, mentre la società è stata resa inerme.

L’euro,la moneta unica della UE, non é mai stata pensata per essere fine a se stessa. Il piano riguarda una moneta unica globale e elettronica come sto continuando a dire da circa due decenni. L’euro è stato un paravento per distruggere tutte le singole valute che sono esistite prima – il marco, il fiorino, la lira e così via. Il piano è, alla fine, di distruggerlo.

Ma per ora, la crisi così confezionata é stata la scusa per Herman van Rompuy, o per 'Rumpy Pumpy' (un modo di dire inglese, simile a “furbo birbante” ndr) , così é altrettanto conosciuto, per redigere nuove proposte per un’ulteriore centralizzazione e integrazione della UE in concerto con tre altri uomini messi lì dai Rothschild, Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea e Jean-Claude Juncker, presidente dell’eurogruppo dei 17 paesi.

Il fatto che questa “gang dei quattro” sia dietro a questi piani non è per niente una sorpresa:

• Rompuy divenne presidente del Consiglio Europeo con il compito specifico di sovrintendere l’integrazione politica e finanziaria della UE.

• Mario Draghi é l’ex vice presidente e direttore generale della Sionista Goldman Sachs International dei Rothschild che fu in prima linea nel collasso dell’economia Greca.

• José Manuel Barroso é l’arrogante messo che amministra il Progetto Europeo dal suo centro quale burocrate in carica della Commissione Europea.

• Jean-Claude Juncker, primo ministro del Lussemburgo, é stato l’architetto chiave della distruzione della sovranità popolare con il trattato di Maastricht.

(…) Abbiamo già raggiunto il punto dove l’80 per cento delle leggi imposte in Gran Bretagna hanno origine da una Commissione Europea non eletta, che non è diversa dal Politburo dell’Unione Sovietica, come hanno confermato dei dissidenti dell’era comunista.

Questa era l’Unione Sovietica così mal vista dall’Occidente da fomentare una Guerra Fredda con ingenti aumenti negli armamenti nucleari per proteggere la “libertà”. Lo stato comunista incorporò 15 paesi con una popolazione globale che si stima fosse di 293 milioni.

Questa é l’Unione Europea. Ha incorporato 27 paesi, con ancora dell’altro da annettere, con una popolazione ad oggi di più di 500 milioni. E’ l’Unione Sovietica sotto un altro nome e cerca di nascondere la sua dittatura burocratica dietro al “Parlamento Europeo” quanto il vero potere è nelle mani dei burocrati.

Essi hanno situato il “parlamento“ a Strasburgo, in Francia, lontano dal vero potere centrale di Bruxelles, Belgio dove ha sede la Commissione. La Commissione non eletta propone la legislazione attraverso Barroso e un gabinetto di 27 commissari non eletti e, in teoria, una combinazione del parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea (un ministro per ogni stato membro) decidono se accettarla oppure no. In verità, l’intero processo é stato messo a punto in modo tale che la Commissione ottiene di fatto ciò che vuole. E’ stato tutto programmato fin dal primo giorno.

Nigel Farage,il leader del partito per l’Indipendenza della Gran Bretagna e co-presidente del gruppo per la Libertà e Democrazia Europea nel parlamento Europeo è ben noto per le sue declamazioni contro l’incompetenza dell’UE e l’ossessione di quest’ultima ad accentrare tutti i poteri. I suoi interventi sono belli da vedere e le sue tesi sono buone, ma o egli non riesce a vedere il grande quadro oppure sceglie di non menzionarlo – è evidente il fatto che non è l’incompetenza che ha messo in ginocchio l’UE e imposto politiche economiche che coinvolgono paesi che sono sull’orlo della catastrofe economica e che devono contribuire ai fondi salva stati, per salvare altri paesi che sono anch’essi sull’orlo della catastrofe economica.

Se il problema fosse solo l’incompetenza, il compito sarebbe più facile e si focalizzerebbe sul sostituire l’incompetente con il competente. Ma non si tratta di questo. Essi sono molto competenti a seguire una tabella di marcia di una catastrofe calcolata con lo scopo di creare un grande problema alla ricerca di una soluzione. Essi sono abbastanza bravi a farsi etichettare come incompetenti perché questo permette loro di nascondere i loro piani.

Vladimir Bukovksy, un ex-dissidente sovietico, anni fa disse che nel 1992 ha visto documenti segreti del Politburo e del Comitato Centrale riguardanti l’Unione Europea che confermavano la realtà di una “cospirazione” per trasformare l’Europa in uno “stato totalitario”. Bukovksy descrisse l’UE come un “mostro”.

Disse che il documento che egli vide, parlava di un incontro tra una delegazione della Commissione Trilaterale, altra società satellite della Tavola Rotonda, e il presidente sovietico Mikhail Gorbachev nel gennaio del 1989. La delegazione era composta di abili manipolatori quali David Rockefeller (Gruppo Bilderberg), Henry Kissinger (Gruppo Bilderberg) e il precedente presidente francese Valéry Giscard d'Estaing (Gruppo Bilderberg).

La conversazione verteva sul GATT l’accordo sul “libero commercio” (ora l’Organizzazione del Commercio Mondiale), il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale; ma poi Giscard d'Estaing fece un suo intervento. Egli disse a Gorbachev:

'Signor Presidente, non vi posso dire esattamente quello che accadrà – probabilmente entro 15 anni – ma l’Europa diventerà uno stato federale e anche voi vi dovete preparare a quest’evento. Voi dovete prepararvi con noi e i leader Europei, su come reagire in quelle circostanze, come permettere agli altri paesi dell’Est Europa di interagire o come diventare parte di questo piano, dovete essere pronto. '

Tre anni più tardi il Trattato di Maastricht trasformò l’Europa nell’Unione Europea. La Costituzione Europea che fu velocemente rinominata il trattato di Lisbona alla faccia dell’opposizione pubblica, fu progettata da …..Valéry Giscard d'Estaing.

Non fosse stato per i voti contrari di Francia e Olanda, la Costituzione di Giscard d'Estaing avrebbe fatto dell’Europa uno stato federale circa 17 anni dopo che egli stesso l’aveva predetto a Gorbachev: “probabilmente entro 15 anni”.

Un ex-dissidente sovietico, Anatoliy Golitsyn, disse che il Parlamento Europeo gli ricordava il Soviet Supremo che fu pensato per sembrare “supremo” quando il controllo stava in realtà nelle mani dei burocrati del Politburo. “Quando si guarda al tipo di corruzione nella UE, è esattamente il genere di corruzione sovietica, che va dall’alto al basso piuttosto di andare dal basso all’alto.” Golitsyn continua dicendo:

“Se si considerano tutte le strutture e le caratteristiche di questo emergente mostro Europeo, noterete che assomiglia sempre di più all’Unione Sovietica… non ha il KGB – non ancora – ma osservo con molta attenzione strutture quali Europol, ad esempio. Mi preoccupa molto perché questa organizzazione avrà probabilmente poteri maggiori di quelli del KGB. Avranno l’immunità diplomatica. Potete immaginarvi un KGB con immunità diplomatica?

Ci dovranno sorvegliare per 32 tipi di crimini – due dei quali sono particolarmente allarmanti, uno é chiamato razzismo e un altro é chiamato xenofobia…. Questo è un nuovo crimine e ci hanno già avvertito. Qualcuno dal governo inglese ci disse che quelli che si oppongono all’immigrazione incontrollata dal Terzo Mondo saranno considerati razzisti e quelli che si oppongono ad un’ulteriore integrazione Europea saranno considerati xenofobi.'

L’Unione Europea vuole controllare tutti i tribunali in ogni paese del suo impero in espansione e controllare tutte le forze di polizia e militari attraverso ordini che giungono da un governo centrale. E’ l’incubo di Orwell che viene posto di fronte a noi e lo stesso è pianificato per il Nord America, l’Australia e la Nuova Zelanda e in tutto il mondo mentre più “unioni” si stanno evolvendo in zone di “libero commercio” secondo il modello della UE.

Tutte queste persone che ho menzionato stavano tutte lavorando indipendentemente nella loro determinazione di garantire con bugie e frodi la distruzione della sovranità nazionale e locale in ogni paese? Non c’è stata nessuna forza coordinante sin dal 1920 che ha collegato il Conte Richard N Coudenhove-Kalergi, il Barone Louis de Rothschild, Max Warburg, Joseph Retinger, Jean Monnet, Robert Schuman, Ted Heath, Geoffrey Rippon, Sir Crispin Tickle, Herman van Rompuy, Mario Draghi, José Manuel Barroso e Jean-Claude Juncker?

E queste sono solo una frazione delle persone coinvolte dal potere centrale e in ogni paese, che, decennio dopo decennio, sono state necessarie per portarci dove ci troviamo oggi. I media, in quei paesi, affiliati alla corrente politica principale hanno anche loro fatto la loro parte nel promuovere l’espansione di quel potere all’interno della UE.

Quanti multipli di migliaia di politici e amministratori hanno dovuto prendere le “giuste” decisioni rispetto alla UE per portarci a questo punto?
(…) Perché, nel nome dell’essere sani di mente, paesi come la Croazia si imbarcherebbero verso la distruzione della loro stessa nazione progettando di entrare nell’Unione Europea nonostante quanto sta accadendo oggi?

Perché? Perché c’é una forza che agisce nell’ombra, per la quale queste persone sono qui oggi, se ne andranno domani, agenti e messi che fanno quello che fanno per soldi, per l’illusione del potere che gli viene dato e spesso, per paura di non agire in tal senso.

Qualsiasi individuo che osservi la storia dell’Unione Europea e che continui a negare l’esistenza di una cospirazione è veramente una causa persa.

D. Icke

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view post Posted on 19/3/2013, 11:56     +1   -1

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CaporalRusty
view post Posted on 19/3/2013, 14:10     +1   -1




Grillo il suo movimento è stato fondato il 4 ottobre, il giorno di San Francesco

Nel libro "Il Grillo canta sempre al tramonto" scritto lo scorso dicembre con Fo e Casaleggio quest'ultimo diceva "Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San Francesco per la creazione del MoVimento. Politica senza soldi. Rispetto degli animali e dell’ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi c’è dietro".

Habemus papam.
 
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CaporalRusty
view post Posted on 5/6/2013, 17:22     +1   -1




L'Italia nelle mani dei Rothschild!

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/06/l...child.html#more

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mercoledì 5 giugno 2013

Da una parte Berlusca che ha fatto parte della P2 organizzata dai Servizi Segreti e gestita da Andreotti (tramite l'assistente Gelli) per conto di Kissinger il quale è un abitudinario di casa Rothschild. Questa fazione è direttamente collegata ai Cavalieri di Malta (Berlusca accompagna il figlio alle riunioni) i quali gestiscono il FMI. La mafia e alcune Multinazionali chiudono il cerchio.
Dall'altra parte la finta opposizione è stata pian piano creata attraverso i finanziamenti di DeBenedetti, alcune Corporation e la massoneria ha un ruolo molto importante anche in questo caso dato che i leader di tale schieramento hanno TUTTI avuto a che fare con indagini massoniche:
Prodi durante il rapimento Moro, Veltroni ed i Cavalieri di Malta, Napolitano con le onorificenze massoniche acquisite, la famiglia della Bonino serva dei banchieri da generazioni, la Casaleggio che "unisce" la massoneria con Di Pietro e Grillo, e moltissimi altri casi. Paola Ferrari per esempio... famosa giornalista sportiva (immortale) sposata con Rodolfo De Benedetti (Presidente del Carlyle Italia e fratello di Carlo il quale, come ho riportato sopra, finanzia la sinistra in Italia) si è candidata con La Destra assieme a Storace e alla Santanchè.
Fini si arruolò tra le fila dei Rothschild quando fù finanziato da loro a fine anni ottanta tramite un dipendente della banca rothschild che si chiama Higgins.
Di Pietro dal '90 al '92 passò quasi 2 anni ad apprendere tecniche politiche da Michael Leeden (un neocon con stretti collegamenti con la CIA che fù indagato per la strage del 9/11), quest ultimo è l'ideatore delle rivoluzioni colorate come quella arancione in Ucraina, quella verde in Iran, la Viola in Italia (il popolo viola) e tantissime altre...
Berlusca fà i propri interessi, a lui interessa non andare in galera e farsi le ragazzine.. intanto persone come Tremonti (collaboratore di grandi banchieri, bilderberg e aspen institute), Frattini (pro sion), Letta e altri continuano ad attuare politiche a favore dei Rothschild.
Prodi (BCE) aveva come braccio destro l'ex cestista Angelo Rovati il quale si è da poco dimesso da dipendente della Banca Rothschild affermando che comunque resterà sempre un fedelissimo. Casini segue le ideologie del suocero Caltagirone il quale ha entrambi i piedi nel Vaticano (Vaticano di proprietà dei Rothschild da almeno 150 anni).
Bertinotti sottostava agli ordini dei D'Urso ed in particolare a Mario D'urso (uno dei migliori amici di Jacob de Rothschild).
Bossi aveva le prove che Berlusca fosse mafioso ma dopo un incontro con Silvio liquidò le prove e abbandono i testimoni come il polizziotto svizzero Cattaneo, fù condannato per una tangente e si alleò con berlusca, la Lega Nord si è unita in campo europeo in un gruppo che è presieduto da Francesco Speroni (Lega Nord) e da Nigel Farage (UKIP)-Nigel Farage fà parte del UKIP (Partito per l'Indipendenza del Regno Unito) voluto e fondato dai Rothschild attraverso James Goldsmith (cugino di Jacob de Rothschild e considerato uno della Famiglia).
Henry Kissinger (amico e stretto collaboratore di Andreotti) è un assiduo frequentatore delle ville dei Rothschild, è stato condannato per genocidio da un tribunale europeo e non può entrare in europa altrimenti verrebbe arrestato, è stato il mandante dell'assassinio di Aldo Moro secondo la moglie di Moro stesso (Moro non era un santo ma fece stampare le 500 lire di carta esenti da signoraggio, non sottostava ad ordini precisi inviati dagli USA e stava per creare un potente Movimento di Centrosinistra non controllabile) e lo fece infiltrando agenti CIA nelle brigate rosse, Kissinger ebbe come assistente Lapo Elkann mentre il fratello John è l'erede di Gianni Agnelli ed inoltre vice presidente dell’Italian Aspen Institute, bilderberg e frequenta i Rothschild, sposato con la sorella di Beatrice Borromeo, Lavinia, la quale Beatrice collabora con Travaglio e si reputa una del popolo viola. La Famiglia Borromeo è una famiglia nobile ed importante: Beatrice (la ex collaboratrice di Santoro ad anno zero) è fidanzata con l'erede del principato di Monaco e figlio di Carolina di Monaco (Pierre Casiraghi), Lavinia è sposata con John Elkann e l'altra sorella, Isabella, è la moglie del Proprietario del Gruppo API (API, IP, etc..) Ugo Maria Brachetti Peretti.
Su Confindustria non penso che ci sia bisogno di scrivere qualcosa. A questo punto chiedo: c'è bisogno che aggiunga altro? Jürg Heer dovrebbe avere grande spazio negli Istituti scolastici. Due strade che portano in cima alla piramide entrambe ai Rothschild.

http://blog.libero.it/Metropolis0/view.php...&id=Metropolis0

http://blog.libero.it/Metropolis0/11376504.html
 
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